E’ partito oggi con la firma del protocollo d’intesa il progetto “A Pesca di Plastica”, che impegnerà per un mese l’intera flotta a strascico di San Benedetto del Tronto in una massiccia operazione di pulizia di fondali. A partire da lunedì i quaranta pescherecci sambenedettesi inizieranno a sbarcare oltre a seppie, triglie e calamari anche i rifiuti intrappolati nelle reti, che verranno analizzati e avviati al riciclo o smaltimento.

L’iniziativa coinvolge, oltre ai pescatori, la Capitaneria di Porto, il Comune di San Benedetto, l’ Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, PicenAmbiente, Garbage Service e MedSharks che metteranno a punto un sistema per determinare quantità e tipologia dei rifiuti e i relativi costi di raccolta e smaltimento. L’attività nasce come naturale evoluzione della giornata di pesca dei rifiuti organizzata lo scorso anno dal progetto europeo Clean Sea LIFE in cui dodici pescherecci sbarcarono 385 kg di rifiuti, con una media per giornata di pesca di 16 kg per imbarcazione.

Grazie al sostegno determinante di FPT Industrial e CNH Industrial, i cui motori marini equipaggiano molti pescherecci sambenedettesi, quest’anno l’attività si estenderà a tutta la flotta e per tutto un mese di pesca, e verrà affiancata a terra da attività di sensibilizzazione sui rifiuti marini rivolte sia ragazzi delle scuole che a tutta la cittadinanza. La sperimentazione, che verrà presentata a Bruxelles nel corso della EU Green Week, si concluderà il 7 giugno, vigilia della Giornata mondiale degli Oceani, quando verranno presentati i risultati.

L’obiettivo di A pesca di Plastica, oltre a liberare i fondali adriatici da molte tonnellate di rifiuti, è di identificare le informazioni quali-quantitative ed economiche necessarie per superare la fase sperimentale e di condividere il “modello San Benedetto” con le Autorità a livello regionale, nazionale ed europeo per consentire ai pescatori di effettuare le attività di pesca di rifiuti in modo continuativo.

Il Ministero dell’Ambiente e il Parlamento italiano seguono con particolare attenzione questa sperimentazione, la prima avviata dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri del disegno di legge “Salva Mare” che si prefigge di agevolare la pulizia dei fondali. Attesi a San Benedetto nelle prossime settimane il Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Ambiente, on. Salvatore Micillo, e la relatrice della legge Salva Mare, on. Paola Deiana, che ha inviato un saluto e un ringraziamento ai pescatori: “I risultati della vostra sperimentazione forniranno informazioni preziose per mettere a punto la legge che consentirà a tutti i pescatori italiani di smaltire i rifiuti raccolti dai fondali.  Ringrazio quindi voi e tutti i partner del progetto per il vostro impegno nella salvaguardia dell’ambiente marino, e auguro a tutti buon lavoro”.

DICHIARAZIONI

Mauro Colarossi, Comandante della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto: “A pesca di plastica” è un fantastico progetto di sensibilizzazione e coinvolgimento di tutti coloro che operano sul mare e per il mare. Con un unico obiettivo: scongiurare che “pescare plastica” resti l’unica alternativa che il mare ci potrà offrire.”

Andrea Traini, Assessore del Comune di San Benedetto "Il progetto Clean Sea Life è un una bellissima iniziativa che San Benedetto ospiterà per la seconda edizione. Quest'anno sarà molto più interessante vista la cospicua partecipazione della marineria sambenedettese e di tutti gli Enti e Società preposte. È con orgoglio e soddisfazione che ospitiamo questo progetto anche perché ci darà l'opportunità di evidenziare il grande impegno dell''Amministrazione Comunale nelle politiche ambientali".

Rodolfo Giampieri, presidente Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale: "Questo progetto è una grande idea che permette ai pescatori e al mondo della pesca di dare un contributo, tramite il loro lavoro, alla salvaguardia del mare, bene primario della loro attività, aiutando, con il loro impegno, anche tutta la collettività".

Catia Talamonti, presidente di PicenAmbiente: “la PicenAmbiente ha fin dall’inizio voluto supportare questa iniziativa, ritenendola già lo scorso anno di assoluta rilevanza al fine di sensibilizzare sempre più ad un uso sostenibile delle risorse, un disinquinamento delle acque marine e attuando così le azioni previste dall’economia circolare, tese a favorire il riciclo e il recupero, contro lo smaltimento in discarica: la PicenAmbiente è ben lieta di aver contribuito e di favorire l’attuazione di questo progetto in collaborazione alle istituzioni pubbliche interessate, mettendo operativamente a disposizione del progetto, il proprio know how, le proprie piattaforme di trattamento per poter sperimentare forme nuove tese al recupero dei rifiuti pescati.”

Daniela Ropolo, responsabile Sviluppo Progetti Sostenibili di CNH Industrial: “In un mondo in cui l’economia circolare rappresenta un sistema economico al quale bisognerebbe tendere, tutto è collegato. Sostenibilità sociale, sostenibilità ambientale sono i fondamentali della sostenibilità economica, alla quale ogni popolo, ogni paese e ogni singolo essere umano ha diritto ad aspirare.”

“Siamo convinti che ognuno possa fare la propria parte nei confronti dell’ambiente e FPT Industrial si sta muovendo in questa direzione attraverso gesti concreti”, commenta Egle Panzella, responsabile Brand Equity, Sustainability and Heritage di FPT Industrial. “I nostri sette centri di Ricerca & Sviluppo sono impegnati ogni giorno nello studio di soluzioni alternative sempre più rispettose dell’ambiente, come gas naturale, biometano e concept di motori alimentati a idrogeno”.

Paolo Baldoni, Amministratore Unico di Garbage Service: “Ci interessiamo di pulizia del mare da oltre 60 anni e far parte di questo progetto ci rende orgogliosi, poter dare un contributo mirato alla difesa del mare fa parte del nostro DNA. Questo progetto va nella direzione giusta ed è unico nel suo genere: si va ad intercettare rifiuti in fondo al mare sino ad oggi invisibili, e questo rappresenta un tassello fondamentale per la difesa dei mari.”

 

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