L’elettrificazione delle banchine diventa realtà nel porto di Ancona. È in pubblicazione nella Gazzetta europea il bando dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale per la costruzione dell’infrastruttura di cold-ironing che coinvolgerà sei banchine del porto storico, utilizzate per il traffico traghetti. L’intervento è stato presentato oggi in una conferenza stampa che si è svolta nella sede Adsp ad Ancona.

L’installazione della rete di cold-ironing contribuirà a ridurre l’impatto ambientale del traffico marittimo a ridosso della città diminuendo l’incidenza delle emissioni inquinanti. Uno degli obiettivi determinanti di miglioramento della sostenibilità ambientale dello scalo incluso nel Documento di programmazione strategica di sistema, nel Documento energetico ambientale dello scorso gennaio e nel Bilancio di sostenibilità dell’Autorità di sistema portuale.

I lavori di realizzazione dell’impianto, con la costruzione di cavidotti interrati nella sede stradale di competenza portuale e l’installazione di specifiche cabine, hanno l’obiettivo di realizzare un’infrastruttura per alimentare elettricamente da terra le navi passeggeri in sosta alla banchina. La stima della potenza prevista per l’alimentazione del sistema nel suo complesso è di 9 MW. L’impianto sarà altamente innovativo, con un sistema flessibile di alimentazione a seconda della necessità della nave attraccata, e dovrà essere realizzato entro giugno 2026. Le offerte per la sua costruzione dovranno arrivare entro il 6 novembre 2023.

Le infrastrutture per la rete elettrica delle banchine 8, 9, 11, dedicate al traffico ro-pax per l’Albania, e delle banchine 13, 15, 16, utilizzate per il traffico da e verso Grecia e Croazia, saranno dedicate esclusivamente all’alimentazione delle navi da terra in cold-ironing. Saranno, quindi, indipendenti rispetto alla rete elettrica utilizzata per i servizi generali del porto, di proprietà dell’Autorità di sistema portuale. Alla banchina 17, nei mesi scorsi, è stato installato un sistema di alimentazione per le “platform supply vessels”, le imbarcazioni da supporto per le operazioni in piattaforma, così come è in funzione da tempo un analogo sistema al molo Rizzo utilizzato dai rimorchiatori in servizio nello scalo dorico.

L’investimento previsto nel porto di Ancona è di 7 milioni di euro, finanziato con i fondi del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il progetto è stato curato da Sogesid, società “in house” del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con cui l’Autorità di sistema portuale ha sottoscritto a settembre 2022 una convezione attuativa per la progettazione del cold-ironing. L’elettrificazione delle banchine interessa, infatti, i porti di Ancona, Pesaro, San Benedetto del Tronto nelle Marche, di Ortona e Pescara in Abruzzo, con un investimento complessivo di 11 miloni di euro.

Cold-ironing porti di Pesaro e San Benedetto del Tronto

Per l’elettrificazione delle banchine dei porti di Pesaro e San Benedetto del Tronto l’Autorità di sistema portuale sta procedendo con una procedura negoziata per la richiesta di offerta da parte degli operatori economici già iscritti nell’albo dei fornitori Adsp che dovrà pervenire entro il 6 novembre 2023. L’intervento per ognuno dei porti avrà un investimento di 500 mila euro, destinato alla realizzazione dell’infrastruttura di cold-ironing, studiata sulle specifiche necessità degli scali.

Dichiarazioni

"L’investimento presentato oggi va nella direzione di migliorare la sostenibilità degli scali, in ossequio agli indirizzi del Governo centrale e dell’Unione Europea, e efficientare infrastrutture portuali marchigiane, inserendo un ulteriore tassello nella creazione del Polo intermodale delle Marche, fortemente voluto dal presidente della Regione Francesco Acquaroli – ha affermato il Sottosegretario al Ministero dell'Economia e Finanze, Onorevole Lucia Albano, in un messaggio di saluto -. Non posso che complimentarmi per il lavoro finora svolto e salutare con favore la notizia dell’avvio delle procedure per realizzare le opere anche a Pesaro e San Benedetto del Tronto, la mia città".

“Questo intervento ha una valenza strategica fondamentale perché realizza quella sintesi sinergica che consente la coesistenza tra le potenzialità produttive del porto e la città di Ancona, in chiave sostenibile – ha detto il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli -. Lo sviluppo del porto di Ancona non è soltanto una priorità fondamentale per lo stesso sistema portuale ma per l'intera economia marchigiana. Ritengo che tutti i porti, e in particolare quelli con una storia alle spalle e un potenziale intrinseco, possano recuperare una funzione nevralgica e determinante per lo sviluppo dell’economia del mare, in quanto considerati elementi di eccellenza dallo stesso Governo nazionale. Su queste basi si inserisce il tema dell’intermodalità, determinante per essere competitivi e per portare valore aggiunto. Nell’ottica dell’intermodalità, il porto di Ancona e il sistema di Autorità portuale in medio Adriatico per noi rivestono una centralità fondamentale. Si stanno facendo grandi passi avanti e l’intervento presentato oggi guarda al futuro e questo grazie al lavoro dell’Autorità portuale ed al Presidente Garofalo, per l’impegno a raggiungere quegli obiettivi strategici e fare del porto di Ancona un punto di riferimento, candidandosi così come polo intermodale del medio Adriatico. Allo stesso tempo sono importanti gli investimenti anche nei porti di Pesaro e San Benedetto. Noi pensiamo di avere tutte le carte in regola e di poter raggiungere questo obiettivo”.

“Con l’elettrificazione delle banchine del porto di Ancona utilizzate per il traffico dei traghetti compiamo un notevole passo in avanti per la sostenibilità ambientale dello scalo, uno degli obiettivi di rilievo dell’Adsp per il suo valore strategico rispetto alla visione della portualità del presente e del futuro e per la forte diminuzione dell’impatto ambientale del traffico marittimo – ha sottolineato il Presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Vincenzo Garofalo -. Un progetto che abbiamo realizzato grazie alla costante collaborazione delle altre istituzioni, delle Capitanerie di porto e del fondamentale supporto di Sogesid. Un intervento che realizziamo nella direzione delle più importanti innovazioni tecnologiche del settore per avere un porto sempre più green, attento alle prossime sfide e che certamente consentirà di migliorare la convivenza fra il porto e la città”.