Sono stati intensi mesi di lavoro quelli dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale guidata dal Commissario straordinario, Ammiraglio Giovanni Pettorino, che termina in questi giorni il suo mandato. Tutta la struttura Adsp è stata impegnata nel proseguire i progetti già iniziati e nel preparare il terreno per le sfide dei prossimi anni in particolare quelle legate alla redazione del Documento di pianificazione strategica di sistema e dei Piani regolatori portuali dei singoli scali Adsp e all'utilizzo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

“Lavorare in continuità per accompagnare lo sviluppo degli scali di competenza dell’Autorità di sistema portuale verso la transizione energetica e la competitività nella ripartenza dei traffici - afferma il Commissario straordinario, Ammiraglio Giovanni Pettorino -. È stato questo il compito costante di tutta la struttura Adsp in questi otto mesi. Un periodo che si è caratterizzato per la concretizzazione delle risorse del Pnrr e dei fondi nazionali connessi nonché per l’apertura di nuove sfide che riguardano l’economia e il contesto del Mediterraneo orientale, mercato di riferimento per i nostri scali. Impegno che proseguirà con il presidente Garofalo, al quale vanno i miei più sentiti auguri di buon lavoro, nella certezza che saprà mettere a disposizione dei porti dell’Autorità di sistema portuale tutta la sua professionalità e competenza maturate negli anni”.

I dati di traffico
Ammontano a 11,91 milioni di tonnellate le merci movimentate nel 2021 nel sistema portuale del mare Adriatico centrale. Un risultato superiore ai traffici precedenti al periodo pandemico che vede nei porti di Ancona e Ortona i due caposaldi del traffico marittimo delle merci. La crescita delle merci su traghetto supera i cali degli altri settori di traffico e consolida la ripartenza del porto di Ancona (+22% sul 2020). Ad Ortona, il traffico rinfuse e general cargo compensa e supera la mancata ripresa dei traffici petroliferi. Segno positivo anche per i traffici crocieristici e passeggeri anche se persistono gli effetti della pandemia.

Porto di Ancona

Elettrificazione banchine: si concluderà a fine marzo la selezione dell’impresa per la realizzazione dell’impianto di elettrificazione della banchina 17, con un importo di appalto di 300 mila euro, destinato alle piccole e medie imbarcazioni in ormeggio per consentire lo spegnimento dei motori dei natanti.

Nuovo terminal crociere: è stato selezionato il lavoro il gruppo di professionisti che dovrà redigere gli studi ambientali relativi alla procedura di Via, integrata dalla Vas, per la costruzione del banchinamento del fronte esterno del molo Clementino dove realizzare il nuovo terminal crociere.

Banchine del porto: sono finiti i lavori della banchina 14 e contemporaneamente sono iniziati i lavori di prolungamento del molo Santa Maria, organizzati in maniera tale da assicurare l’utilizzo della banchina 13 per gli ormeggi dei traghetti nella stagione estiva. Sulla banchina 22, i cui lavori di ristrutturazione e ammodernamento si sono conclusi lo scorso maggio, sono pressoché conclusi i lavori di adeguamento per lo stoccaggio merci del piazzale retrostante, con una superficie di 8 mila metri quadrati. La banchina 22 è comunque operativa ed è stata già utilizzata per uno primo sbarco di merci.

Nel campo dell’intermodalità per le merci è stata completata la variante urbanistica e avviato l’adeguamento tecnico funzionale per autorizzare i lavori per il prolungamento dei binari alla darsena Marche. Per la ex Tubimar, sono stati affidati la progettazione e la direzione lavori per la messa in sicurezza del capannone sud-ovest dell’ex struttura gravemente danneggiata dall’incendio del 16 settembre 2020, con l’obiettivo di riavviare al più presto il cantiere del Pif, il Posto di controllo frontaliero sanitario dello scalo dorico. Nello scalo dorico è stato completato l’intervento conservativo per la valorizzazione di portella Palunci.

Porto di San Benedetto del Tronto Passi avanti per il dragaggio dello scalo. È stato sottoscritto in questi giorni il contratto per l’esecuzione della caratterizzazione ambientale del fondale dell’imboccatura del porto di San Benedetto del Tronto. La stima dell’intervento è di 100 mila metri cubi di sedimenti in un’area interessata di 65 mila metri quadrati. L’obiettivo del dragaggio è raggiungere una profondità di -5 metri. È stata anche attivata una collaborazione istituzionale per individuare una nuova area a mare di immersione dei sedimenti dei dragaggi dei porti marchigiani (Area Marche sud): l’attivazione dell’area sarà realizzata con il Cnr Irbim, con un cofinanziamento al 50% di 80 mila euro della Regione Marche.

Porto di Ortona Sono stati ultimati i lavori di spostamento dei sedimenti dell’imboccatura del porto di Ortona che hanno consentito di movimentare circa 15 mila metri cubi e di arrivare ad una profondità, nelle aree interessate, di -8 metri. Il costo sostenuto è stato di circa 135 mila euro. A breve partirà il dragaggio realizzato dal Comune di Ortona, con l’autorizzazione della Regione Abruzzo del 15 dicembre 2021.

Interventi Zes: l’Ammiraglio Giovanni Pettorino, Commissario straordinario dell’Adsp del mare Adriatico centrale, e il Professor Mauro Miccio, Commissario Zes Abruzzo, hanno firmato l’accordo di collaborazione tra le due amministrazioni per la gestione dei fondi del Pnrr dedicati al porto di Ortona. Due gli investimenti, strategici per lo scalo ortonese, oggetto dell’accordo: la riqualificazione e il potenziamento della banchina di riva del porto di Ortona, opera che si integra con l’intervento di dragaggio dello specchio acqueo antistante la banchina, e il collegamento ferroviario per lo scalo ortonese, per un totale di 17,8 milioni di euro.

Porto di Pescara - Per il dragaggio della canaletta di accesso al porto di Pescara, l’Adsp ha trasferito 200 mila euro alla Regione Abruzzo per le opere “extra Masterplan Abruzzo”.

Sostenibilità ed efficientamento energetico
Si è conclusa la fase di analisi del progetto Pia, promosso da Comune di Ancona, Regione Marche e Adsp del Adriatico centrale, che ha dato conferme sulla situazione della qualità dell’aria in ambito portuale, pienamente compatibile con gli attuali limiti normativi, e ha indicato le azioni prioritarie da intraprendere per migliorare la sostenibilità del porto di Ancona. Nei porti di Ancona, Pescara e Ortona sono stati sostituiti i corpi illuminanti delle banchine e dei piazzali per un maggiore risparmio energetico, cofinanziati da contributi comunitari.

Nel porto di Ortona, Adsp del mare Adriatico centrale e Agenzia di sviluppo-Azienda speciale Camera di Commercio Chieti-Pescara interverranno per ammodernare, secondo le logiche della razionale gestione delle risorse energetiche, il sistema impiantistico d’illuminazione. L’iniziativa è parte del progetto Susport, finanziato dal programma europeo Italia-Croazia, con un investimento di 165 mila euro.

L’Agenzia di sviluppo si occuperà della fornitura, della posa in opera e della sostituzione dei corpi illuminanti delle torri faro delle banchine operative con nuovi apparecchi a tecnologia Led. L’Autorità di sistema portuale seguirà la progettazione esecutiva dell’intervento, gli studi tecnici di fornitura e la direzione dei lavori.

Innovazione e gestione delle infrastrutture
Sono state 64 le procedure demaniali, 33 i titoli demaniali e 30 le ordinanze per occupazione e depositi temporanei di merci gestite in otto mesi. È stato attivato lo Sportello unico amministrativo e affidato il servizio per il pagamento Marche payment-Pago PA. È stata affidata a Cps-Compagnia portuali servizi di Ancona la concessione dei servizi ferroviari per il traffico commerciale e la movimentazione dei carri ferroviari sui binari portuali nel porto di Ancona.

Sono state assunte cinque persone a tempo indeterminato a cui breve si aggiungerà un altro dipendente alla Direzione tecnica grazie allo scorrimento di una graduatoria.

Pnrr e fondi annessi, per il futuro sostenibile dei porti del centro Adriatico
Ammontano a 135,2 milioni i fondi del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per gli scali dell’Adsp del mare Adriatico centrale (Ancona 55 mln; Pesaro 11 mln; S. Benedetto del Tronto 18 mln; Pescara 21,2 mln; Ortona 40 mln). Per gli interventi di cold-ironing nei porti Adsp sono disponibili 11 milioni. Sono stati anche stanziati 24 milioni dal bando Green Ports del Piano nazionale di ripresa e resilienza e 13 milioni per il dragaggio e il consolidamento della banchina di riva del porto di Ortona.

E’ stata definita dall’Adsp del mare Adriatico centrale la convenzione con la Sogesid, società in house del Ministero della transizione ecologica e del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, per la redazione dei progetti strategici per la sostenibilità ambientale dei porti con l’utilizzo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Una prima collaborazione, nel mese di settembre, aveva interessato la preparazione delle proposte strategiche per l’accesso ai fondi del Pnrr.

Revisione reti Ten-T
Il porto internazionale di Ancona è nodo “core”, inserito in due dei nove corridoi Ten-T, nello Scandinavo-Mediterraneo e, con la proposta di revisione della Commissione europea del 2021, anche nel Baltico-Adriatico. Il porto di Ortona è inserito come terminal multimodale nella rete “comprehensive”. Essere parte delle reti infrastrutturali europee permette di partecipare ai bandi Cef-Connecting Europe facility per lo sviluppo delle infrastrutture portuali e multimodali in chiave di efficienza, sostenibilità e innovazione, con un budget complessivo per i trasporti 2021-2027 di 14,63 miliardi.