Un nuovo passo per la ristrutturazione dell’edificio demaniale del mercato ittico del porto di Ancona, luogo simbolo dell’economia e del lavoro portuale e della città, affacciato sul mare al Mandracchio, con vista sulla Mole Vanvitelliana e su tutto lo scalo. L’incarico per la ristrutturazione del mercato ittico è stato affidato, con delibera firmata dal presidente dell’Autorità di sistema portuale, Rodolfo Giampieri, al costituendo raggruppamento temporaneo d’impresa Fratelli Navarra srl di Milano, capogruppo, e Biagiotti srl di Schieppe di Terre Roveresche.

L’offerta per l’esecuzione dell’intervento, selezionata fra le 12 presentate all’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, prevede lavori per 2.550.697 euro su un quadro economico complessivo previsto per la ristrutturazione di 3.430.000 euro di cui 879.302 euro a disposizione dell’Adsp.

E’ prevista la consegna dei lavori in via d’urgenza al fine di eseguirli nel periodo di fermo pesca, che si svolge ad Ancona dal 31 luglio al 5 settembre, e quindi di non impattare sulle attività che normalmente si svolgono nel mercato ittico, sospese durante quel periodo.

La struttura del mercato ittico, dove si commercializza pesce all’ingrosso, è nata nel 1948 dalla creatività di uno dei più importanti architetti del Novecento italiano, Gaetano Minnucci. L’Autorità di sistema portuale sta compiendo un percorso di rinnovamento dell’edificio per trasformarlo in uno spazio moderno e funzionale alle necessità del mondo della pesca e della città di Ancona. Al bando per il progetto di ammodernamento e ristrutturazione avevano partecipato 17 raggruppamenti di studi professionali da tutta Italia. Il progetto, approvato a metà dicembre in via esecutiva, è stato aggiudicato al raggruppamento temporaneo di professionisti Acale srl, Gea società cooperativa e Acale studio associato di Ancona.

I lavori di ristrutturazione interesseranno una superficie di 4.200 metri quadrati su un totale di 4.717 metri quadrati a cui si aggiungono i volumi dall’articolata forma “ad onda” dell’edificio principale e storico. Il progetto prevede il risanamento strutturale dell’edificio, con l’ammodernamento tecnologico-ambientale e la riqualificazione sia energetica sia architettonica e funzionale, e l’avvio della riqualificazione dell’area del Mandracchio. Fra gli scopi dell’intervento, c’è il rafforzamento dell’identità del mercato ittico, come luogo di lavoro strategico, valore architettonico, legato alla tradizione e sintesi del rapporto fra il mare, la città e il territorio. Altro obiettivo è quello di favorire l’interazione di questo spazio con la città: oltre a conservare l’attività di mercato del pesce, avrà un’attività di ristorazione per la valorizzazione del prodotto ittico, con una superficie di 250 metri quadrati e 70 posti, e un’area per la riscoperta delle attività storiche dei retatori e delle altre legate al mondo della pesca.

Per la ristrutturazione del mercato ittico, l’Autorità di sistema ha ottenuto un cofinanziamento di 850 mila euro, su un progetto complessivo di 1 milione, da un bando della Regione Marche per la modernizzazione delle infrastrutture per la pesca, sostenuto dalla misura 1.43 “Porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e riparti di pesca” del Feamp-Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca che, per le Marche, aveva una dotazione complessiva di 31,6 milioni di euro per il periodo 2014-2020.

Il cofinanziamento Feamp-Regione Marche sarà utilizzato per le opere di ammodernamento e risanamento complessivo di uno dei tre edifici che compongono il complesso demaniale del mercato ittico, sul lato nord-ovest del complesso, composto da due livelli fuori terra. La porzione della struttura, che oggi non viene usata, sarà demolita e ricostruita con criteri di Zero Emission Building per ospitare, al pian terreno, la sala lavaggio cassette del mercato ittico e il locale deposito di cassette in plastica riciclabile in cui inserire il pescato da vendere e trasportare, sostituendo le attuali cassette in polistirolo, mentre al primo piano saranno allestiti gli uffici e la sala per i gestori della pesca delle vongole.

Il mercato ittico del porto di Ancona è un punto di riferimento per le Marche, per il centro e nord Italia perché specializzato nell’esclusiva commercializzazione del pesce fresco di grande varietà e qualità, pari a 1.800 tonnellate all’anno e con un volume di affari di circa 10 milioni di euro. Sono 40 le imbarcazioni che fanno riferimento al mercato ittico dorico, il 95% di Ancona con una forza lavoro, indotto compreso, di un migliaio persone.