Stamattina il Comitato Portuale ha esaminato la richiesta di concessione demaniale trentennale avanzata dalla Palumbo Group spa per l’area attualmente in concessione all’Isa Group srl di mq 16.395 dotata di banchine pontili e scali di alaggio e varo.
Il criterio fondamentale che fin dall’inizio della vertenza ha guidato le scelte del Comitato Portuale è stato di mantenere strettamente connessa la concessione delle banchine demaniali con la proprietà dello stabilimento, per assicurare continuità produttiva ed occupazionale e tutelare gli interessi generali.

Si precisa che il giudice delegato del Tribunale di Ancona, preso atto che a seguito della procedura competitiva avviata non vi sono state offerte migliorative rispetto a quella presentata dalla Palumbo Group SpA, ha autorizzato ISA Group a stipulare la cessione dell’azienda alla suddetta Palumbo spa. In connessione con tale aggiudicazione, la Palumbo ha presentato l’istanza di concessione trentennale di contenuto identico a quella attualmente in vigore a favore di ISA Group in scadenza il 31 dicembre 2017, ponendola come condizione sospensiva degli effetti dell’acquisizione.
Chiarito quanto sopra, si è entrati nel merito della valutazione della istanza della Palumbo Group SpA e, al riguardo, il Comitato Portuale ha espresso:

A. parere favorevole in ordine al rilascio di una concessione demaniale alla Palumbo Group Spa di durata trentennale, sulla base del programma di investimenti, del piano economico finanziario e del programma produttivo che prevede una immediata ripresa della costruzione di imbarcazioni;
B. presa d’atto del raggiunto accordo formale tra rappresentanze sindacali e Palumbo Group SpA con rientro graduale nel primo anno di 50 unità lavorative e la possibilità di rientro di ulteriori 10-20 unità subordinatamente all’eventuale incremento di commesse. Estensione della CIGS fino al 23 settembre 2017 per tutto il personale non utilizzato e successivamente la procedura NASPI fino al 23 settembre 2019 per il personale eccedente;
C. l’inserimento nell’atto di concessione di una specifica clausola che preveda la decadenza della concessione medesima, nel caso in cui dovesse cessare l’attività cantieristica navale nel sito produttivo, stante il ricordato collegamento funzionale tra l’antistante area demaniale destinata esclusivamente alla cantieristica navale e la struttura privata.
All’esito della riunione del Comitato il Presidente Rodolfo Giampieri ha dichiarato: “Il Comitato Portuale continua ad assicurare un atteggiamento di attenta responsabilità e tempestiva decisione. La decisione unanime è la terza espressione del Comitato a sostegno della valorizzazione di un settore che deve continuare a caratterizzare il porto di Ancona e che assicura professionalità qualificate, indotto e reddito al territorio.
E’ importante poter mantenere un sito produttivo destinato alla cantieristica che contribuisce a rafforzare uno storico asset strategico - che nel nostro territorio ha fatto sempre la differenza - fondamentale sia per l’occupazione diretta prodotta, che per evitare la dispersione di un indotto fatto di professionalità e capacità realizzative. Sulla cantieristica il ragionamento si è allargato all’opportunità di assicurare ulteriori spazi a mare per il settore. Di qui l’impegno a dare risposte concrete a questa esigenza, al fine di migliorare la competitività delle imprese, rafforzare il settore della nautica nel nostro territorio, creare le premesse per ulteriori opportunità occupazionali dirette ed indirette”.