Sono stati circa 850 gli alunni delle scuole primarie che hanno partecipato quest’anno al progetto “Ti porto in porto”, che permette di visitare il porto di Ancona e di scoprire come funziona, chi sono i protagonisti delle attività che vi si svolgono ogni giorno.

L’iniziativa di conoscenza promossa dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, cui hanno partecipato 3.600 ragazzi in cinque anni, prevede visite guidate gratuite per le scuole per approfondire la conoscenza della realtà portuale.

Anche per questa quinta edizione di “Ti porto in porto” sono arrivate classi da tutta la regione. La mattinata di formazione prevede in due momenti. Nel primo, gli alunni vengono accolti nella sede dell’Autorità di sistema dove viene loro spiegato qual è il compito di questa istituzione e quali sono le attività e le realtà imprenditoriali del porto. Nella seconda parte della visita, il personale della cooperativa Dorica Port Services, che si occupa da anni di gestione del traffico mezzi e passeggeri, accompagna i piccoli a bordo di un traghetto per visitare la nave, spiegare loro come funziona, oppure su un rimorchiatore o nella sede del Corpo dei piloti di Ancona per vedere con i propri occhi come fa una nave ad entrare in porto. A fine mattinata, ad ogni alunno viene consegnato il titolo di “Esperto del porto”.

“Aprire il porto alle giovani generazioni, ai più piccoli è una grande opportunità di conoscenza reciproca che ci entusiasma anno dopo anno – dice Rodolfo Giampieri, presidente dell’Autorità di sistema -, noi, insieme a tutti i soggetti che partecipano al progetto, compagnie di navigazione, servizi tecnici-nautici portuali, Corpo dei piloti, possiamo far capire come funziona questa grande realtà regionale, un porto internazionale in cui ogni giorno lavorano 6 mila persone e che crea ricchezza diffusa in città e sul territorio, un sistema produttivo che ha ulteriori ottime chance di crescita. I giovani visitatori, ogni volta, ci contagiano con la loro curiosità e con il loro entusiasmo. Ci permettono di tornare bambini, anche se per qualche ora, e soprattutto di provare a guardare il mondo, anche quello del porto di Ancona, con i loro occhi. Ringraziamo, per questo, i dirigenti e gli insegnanti che hanno aderito a questo progetto e soprattutto tutti i bambini che sono venuti a scoprire la nostra realtà”.