Presentato dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale per il bando Feamp della Regione Abruzzo per un investimento di 552 mila euro.

Supportare la riqualificazione del settore della pesca di Pescara. Punta a questo il progetto “Opere di manutenzione straordinaria per la banchina nord e sud del porto canale di Pescara” con il quale l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale partecipa al bando Feamp-Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca della Regione Abruzzo. Lo scopo è contribuire a migliorare l’operatività di un comparto che, in città, occupa 240 persone, con una produzione 2016 di 565 mila chili di pescato, con un fatturato di oltre 3,3 milioni di euro, secondo i dati della Camera di Commercio di Pescara, realizzato con l’impiego di 87 pescherecci iscritti al locale Ufficio marittimo.

L’azione dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale è parte di un rapporto coeso di collaborazione istituzionale con Regione, Comune di Pescara e Capitaneria di porto che nasce dalla volontà condivisa di trasformare il porto di Pescara in un’infrastruttura completamente operativa, disponibile per lo sviluppo della città, del territorio, in cui creare posti di lavoro e indotto economico. La consapevolezza, infatti, è della difficoltà strutturale del porto che sarà superata grazie ad una serie di interventi che saranno messi in campo dalla Regione, con cui, a breve, l’Autorità di sistema sottoscriverà un protocollo per la collaborazione e la realizzazione di queste opere. L’Adsp ha finora investito a Pescara risorse per 33 mila euro, utilizzate per l’intervento di sanificazione dalle alghe dello specchio d’acqua del porto canale e per la rimessa in funzione del servizio di videosorveglianza del porto.

Il progetto “Opere di manutenzione straordinaria per la banchina nord e sud del porto canale di Pescara”, presentato dall’Autorità di sistema per il bando Feamp, che si è chiuso il 20 giugno, nasce dalla necessità di migliorare l’organizzazione delle banchine portuali nord e sud, utilizzate dalla pesca, potenziando l’efficienza operativa delle imprese e degli addetti insieme agli standard di prestazione e di qualità. L’intervento prevede risorse complessive per 552 mila euro da destinare ai lavori del modulo per ricovero dei pescatori e della pensilina per riparo dei retanti, alla fornitura e installazione di parabordi d’ormeggio, ai rifacimenti di sovrastruttura stradale in conglomerato bituminoso e alla realizzazione blocchi per i servizi igienici. L’investimento è destinato anche alla protezione dell’ambiente finalizzati alla realizzazione degli impianti per il trattamento delle acque reflue e al restauro di pavimentazione lapidea, opere d’arte, segnaletica. Fra gli interventi previsti, ci sono la realizzazione di pensiline dove svolgere la tradizionale attività di riparazione delle reti da pesca e di un impianto di trattamento e conferimento in fognatura delle acque reflue di lavaggio del pescato, che permette così di vendere al minuto ai consumatori il pesce non venduto all’ingresso. Una possibilità, quest’ultima, che consentirebbe di diversificare il reddito degli operatori della pesca e di favorire il consumo del pescato locale. I posti barca ammodernati con l’intervento saranno 35 lungo i 500 metri lineari di banchine ristrutturate, un posto barca ogni 15 metri.

 

L’iniziativa è coerente con la strategia Eusair della Macroregione Adriatico Ionica. In particolare, con gli obiettivi del secondo pilastro “Crescita blu”, per quanto riguarda le priorità di “Diversificazione e profittabilità della pesca e dell’acquacoltura”, e con gli scopi del quarto pilastro per il “Turismo sostenibile”, in relazione alle priorità per l’ “Offerta turistica diversificata”. Il progetto è stato redatto in linea con gli obiettivi della Strategia di sviluppo locale del Flag Costa di Pescara, in particolare quello della “Valorizzazione dei prodotti ittici locali e incremento del reddito degli operatori della pesca non legato ad un aumento dello sforzo di pesca” e dell’azione per la “Realizzazione della filiera corta a ‘miglio zero’ dei prodotti della pesca”.